Il primo viaggio
Due mesi e mezzo in inter-rail con un amico a giro per l’Europa.
Abbiamo dormito ovunque: in terra alla stazione, in treno, proprio nei posti più assurdi. Pensa che una sera a Newcastle, due vecchietti, quando hanno capito che avremmo dormito nel casottino di legno alla fermata dell’autobus, ci hanno invitato a dormire a casa loro. Abbiamo stretto un bel rapporto d’amicizia e dieci anni dopo siamo tornati a trovarli. Il signore, che aveva ormai 86 anni, è stato una delle persone che più mi ha influenzato. Gli raccontai cosa avrei voluto fare nella mia vita e lui guardandomi negli occhi e stringendomi fortissimo il braccio mi disse:
“Io ho avuto una vita bellissima con mia moglie. Abbiamo passato tantissime cose insieme e sono stato molto felice, ma se tu veramente vuoi fare quello che hai detto, non sposarti mai, don’t marry!”
Il viaggio più avvincente
I viaggi più belli sono quelli lunghi, quelli di tre o quattro mesi. A me piacciono molto i viaggi on the road, quindi, più che un posto direi che è il modo di viaggiare.
La città o il luogo preferiti
Risposta classica sarebbe Firenze, ma non è vero, anche se casa è sempre casa.
Una mia amica diceva sempre che nessuno ha radici più forti dei nomadi.
E’ un periodo in cui sto molto bene a Bangkok, la uso come base.
Un’altra città che mi piace molto e che trovo stimolante è Hong Kong, ma anche New York, Rio, Londra e Parigi.
Il libro preferito
“Zorba il greco” di Nikos Kazantzaki