Vinicio Capossela e la Grecia al tempo della crisi
Una taverna invisibile dalla strada, una porta modesta a segnalare l’ingresso. Dentro, pochi tavoli, luci basse, fumo. In fondo alla sala una piccola pedana, dove si suona seduti in linea, di fronte agli avventori. Voce, chitarra, buzuki.
Stasera si suona rebetiko. Si ascolta mentre si mangia e si beve. È l’eucaristia che si riceve da seduti,senza poter scappare, e la taverna è la sua chiesa.
Vinicio Capossela ha percorso le strade della Grecia nell’anno del tracollo finanziario. Ha incontrato quel che resta dei leggendari rebetes nelle taverne di Atene, Salonicco,
Creta, catturando visioni, ebbrezze, magie e illusioni su un piccolo taccuino, il suo Tefteri. Capossela racconta una Grecia inedita, sofferente e fiera, che riscopre il rebetiko come musica della krisis.
Vinicio Capossela, Tefteri - Il libro dei conti in sospeso, Il Saggiatore
Lunedì 10 giugno, ore 17.30
Museo di Storia Naturale, Antropologia Etnologia
via del Proconsolo
Firenze
Vinicio Capossela
cantante e scrittore
Alessandro Agostinelli
direttore Festival del Viaggio
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