Dal 5 aprile a Sestri Levante, presso il Suite Hotel Nettuno, MARI la mostra fotografica in prima nazionale del grande Andrea Pistolesi. Un affascinante viaggio nei luoghi di mare. Scogliere, spiagge, relitti di navi alla deriva, il confine tra terra e acque in spazi esotici e arenili dimenticati: questa è la nuova mostra fotografica di uno dei più prolifici fotografi di viaggio. Andrea Pistolesi sembra cavalcare le emozioni di tanti suoi scatti in giro per il Mondo; immagini che ci restituiscono, in maniera impressiva, colori e atmosfere dei tanti posti davanti al mare sempre amati e rinnovati nello sguardo della sua macchina fotografica.
MARI verrà presentata in prima nazionale a cura della Società Italiana dei Viaggiatori, presso il Suite Hotel Nettuno di Sestri Levante, uno degli spazi più eleganti, confortevoli e accoglienti della Riviera Ligure. La mostra fotografica è presentata con il patrocinio del nuovissimo e dinamico Festival delle Geografie e dal Festival del Viaggio, la prima manifestazione dedicata a chi ama viaggiare sorta in Italia. Un connubio di eccellenze artistiche, dell’accoglienza e organizzative che fa di questa esposizione fotografica una chicca di bellezza per gli occhi dello spettatore, grande o piccino che sia.
Andrea Pistolesi ha studiato Geografia a Firenze, sua città natale. Da anni vive parte dell’anno in Italia e in giro per l’Europa e in Thailandia, a Bangkok. Fotografo di viaggio e reporter ha alle spalle 35 anni di professione in giro per il Mondo. Lavora per le maggiori riviste italiane e internazionali e ha pubblicato oltre 100 libri, tra cui Pellegrini. Tradizioni e luoghi della fede cristiana (Touring 2008), NAG Non ancora global (Touring 2007), Io credo. Gesti della fede (Mondadori Electa 2007), Decade Ten Years in Asia (2017). Tiene workshop su “Fotografia geografica e digitale”. L’approdo alla “fine art photography” è stata una naturale evoluzione della sua lunga e premiata carriera professionale. Ha partecipato con una personale alla VII Biennale di Fotografia di Torino e ha vinto il Primo Premio (1998) del Fuji European Press Award.
