Si chiude sempre di notte questo festival, questo nostro viaggio che adesso è maggiorenne.
È finita la 18esima edizione del primo festival italiano dedicato a chi ama viaggiare. Sono viaggi corretti e viaggi immaginari, in corpo e in spirito. Questa volta siamo tornati dove il Festival del Viaggio era partito nel 2005/2006, a Pisa. E rientrando, con grande piacere, nel salotto buono della città: Palazzo Blu.
La Società Italiana dei Viaggiatori ha organizzato un’edizione minimale, ma densa di emozioni e ragionamenti. Il tema era Pisa e l’Occidente, cercando di tenere insieme il piccolo e il grande, la città e il Mondo.
Guelfo Guelfi ha raccontato i meccanismi delle campagne elettorali nelle democrazie occidentali, con l’aiuto di Michele Battini e le domande di Francesca Franceschi.
Delio Gennai ha rinnovato la sua galleria-studio con una mostra delle sue opere di carta e garze, una specie di “Carte di Viaggio” come libri d’arte minuziosi e ricchissimi di intagli, precisione, gusto, sapienza. Ha introdotto il vernissage espositivo la storica delle arti visive e resaponsabile della Società Italiana dei Viaggiatori, Marzia Maestri.
Alessandro Agostinelli ha attraversato luoghi e mappe, attraverso i suoi ultimi libri di narrativa di viaggio, come “Giordania stilografica” (Edizioni ETS, 2023), con l’intervento dell’assessore comunale al turismo Paolo Pesciatini e Mascha Stroobant dell’Università di Pisa.
Franco Cardini, intervistato dal direttore del giornale Il Tirreno, Luciano Tancredi, ha attraversato secoli di storia tra Oriente e Occidente, cercando di mettere in evidenza le stravaganze e i luoghi comuni su quella che di volta in volta viene definita “scontro di civiltà”, “guerra di posizione”, “intolleranza” e altro.
Giuliano Domenichelli Giorgi, presso mai.social.maison, ha svolto una lettura-spettacolo su “Pisa, solitudine di un impero”, con un testo riadattato da Alessandro Agostinelli e tratto da un capitolo del libro “Città italiane” di Rudolf Borchardt, per la curatela di Marianello Marianelli.
La direzione del festival desidera ringraziare prima di tutto i tantissimi spettatori che, nonostante il tempo avverso (che in alcune zone vicine ha creato situazioni emergenziali drammatiche), hanno partecipato a tutti gli eventi di questa 18esima edizione.È stato un segnale positivo bellissimo, di accoglimento e voglia di seguire un festival così dinamico e creativo.
Vogliamo ringraziare la Fondazione Pisa e Palazzo Blu per il sostegno e la fiducia nel nostro progetto, sperando che il prossimo anno si possa fare più e meglio, magari anche con il contributo del Comune di Pisa che, dalle parole dell’assessore Pesciatini pare sia intenzionato a sostenere l’edizione 2024.
Buon viaggio!